Claudio Coccoluto parla di Mozart e Baldelli

"II direttore dei programmi di Radio Luna era anche proprietario di
una mega-discoteca a Formia, il Seven Up: era ancora il periodo in cui nei locali si suonavanotre lenti e tre svelti, ma lui aveva capito che i tempi erano maturi per un cambiamento, così decise di usare la sua radio per diffondere quel nuovo genere dance che poi avrebbe suonato nella sua discoteca. In pratica mi costrinse a creare da zero il primo programma di "megamix"della storia della radiofonia italiana: quindi mi ritrovai a dovermi documentare per capire qualefosse la musica da suonare. E i primi tempi furono terribili: tutta la dance the trovavo neinegozi era black music annacquata, roba tipo Boney M... Per un fan del rock era una tortura.
Finché un giorno – siamo attorno al '77/'78 – un amico mi porta da Riccione delle cassette delta Baia Degli Angeli, e io ascolto per la prima volta che cosa significa un mixaggio creativo, cioè due dischi il prodotto musicale dei quali era una terza cosa che era più della semplice somma matematica dei due... E’ li che ho capito che un dj poteva avere la capacità di trasformare dei dischi in un’altra cosa semplicemente mettendoli insieme. E’ stata una rivelazione, qualcosa che mi ha veramente cambiato la vita. Persone come Daniele Baldelli e Mozart hanno un valore che gli va riconosciuto ancora oggi, soprattutto perchè tutto questo lo hanno inventato da zero, senza avere nessuno che gli insegnasse quello che stavano facendo.
E come se non bastasse lo facevano con delle cose che spaziavano da James Brown ai Kraftwerk,abbracciando in maniera omnicomprensiva qualunque cosa fosse a loro giudizio bella,interessante e innovativa. A quel punto mi si é aperto davanti un mondo!
Ho capito il potere che aveva il disc jockey nel trovare la musica migliore che ci fosse in giro e nel metterla insieme perché diventasse qualcos'altro.
E’ in quel momento, credo, che ho capito costa sarei potuto diventare.
Non dove sarei potuto arrivare, quello era impossibile immaginarlo allora: ciò che
avevo chiaro era che io Volevo essere quel tipo di dj, un dj che trasforma tutta la musica migliore che gli sta attorno in un flusso coerente di pezzi.
Volevo essere così e sapevo che ce l'avrei fatta".

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