Vale il viaggio: Aquileia

In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, penisole, aree archeologiche, piazze, chiese, castelli  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

Aquileia è una città ricca di storia e che conserva ancora alcuni monumenti e resti archeologici che ne testimoniano la passata grandezza, rendendola una delle mete imperdibili durante un viaggio in Friuli.
Fu fondata nel 181 a.C. come colonia romana ed i suoi primi abitanti furono 3500 fanti dell'esercito romano con le rispettive famiglie, in seguito crebbe rapidamente come snodo commerciale, avvantaggiata dalla sua posizione e dal sistema portuale fluviale che l'attraversava, diventando municipium nell'89 a.C, fino ad essere promossa da Augusto capitale della X Regio Venetia et Istria, assumendo quindi funzione di centro politico-amministrativo fra i più importanti dell'Impero Romano.
Durante questo periodo fu una città prospera dalla vita artistica molto vivace, famosa per il suo porto e le sue mura che l'aiutarono a respingere gli attacchi di Quadi e Marcomanni (170 d.C.) e dell'Imperatore Massimino il Trace (238 d.C.).
Con l'avvento del cristianesimo Aquileia crebbe ancora d'importanza, avviando i lavori di costruzione della Basilica, abbellita da un grandioso mosaico pavimentale ed affermandosi come capofila nella lotta all'eresia, ospitando nel 381 il concilio contro l'arianesimo.
Ancora alla fine del IV secolo d.C. Aquileia risultava la nona città dell'Impero e la quarta d'Italia dopo Roma, Milano e Capua, ma nel 452 crollò sotto i colpi degli Unni, guidati da Attila, che, dopo un lungo assedio, penetrarono nella città e la devastarono, massacrando e rendendo schiava gran parte della popolazione.
Da qui cominciò il declino di Aquileia, che smise di essere il centro più importante della regione a favore di altre città emergenti come Cividale in epoca medievale ed Udine in età moderna, nonostante un periodo di rinascita attorno all'anno 1000 grazie al Patriarca Poppone, che riportò la sede del Patriarcato ad Aquileia ed avviò una radicale ricostruzione della Cattedrale e del campanile.
Attualmente il piccolo abitato di Aquileia si sviluppa intorno alla Cattedrale ed ingloba al suo interno tutte le zone visitabili dell'area archeologica, tra cui spiccano il Foro Romano, il Porto Fluviale ed il Sepolcreto Romano.

 Foro Romano di Aquileia, su cui incombe un cielo grigio molto suggestivo

Colonnato del Foro Romano

Mausoleo di Candia, monumento funerario di età augustea, ricostruito sulla base di frammenti ritrovati nel 1891, affiancato da due belle statue di leoni di gusto ellenistico

Resti delle banchine in pietra d'Istria del porto fluviale che fece la fortuna di Aquileia in epoca romana: una volta qui passava il fiume Akilis, largo 50 metri e navigabile per 10 km fino al mare, attualmente  il fiume è ridotto a poco più di un fossato che scorre alla sinistra del viale di cipressi e si chiama Natissa 

Il complesso della Basilica Patriarcale di Aquileia con l'antistante Battistero ed il campanile: la prima parte venne edificata subito dopo l'Editto di Costantino del 313 d.C., mentre la struttura attuale mantiene le forme della radicale ricostruzione operata per volere del Patriarca Poppone fra 1021 e 1031

L'interno della Basilica è a croce latina e suddiviso in tre navate con dieci colonne per lato: spicca soprattutto il mosaico pavimentale, il più vasto dell'Occidente cristiano (760 mq), risalente all'inizio del IV secolo, in stato di conservazione eccezionale e molto interessante dal punto di vista iconografico per il simbolismo e lo stile naturalistico delle raffigurazioni

Il campanile fu innalzato durante la ricostruzione di Poppone ed è alto 73 metri

Si può raggiungere la sommità del campanile salendo una scala, per ammirare un bel panorama di Aquileia e delle zone circostanti

Alle spalle della Basilica, all'ombra dei cipressi, si trova il Cimitero dei Caduti, che raccoglie i resti di soldati italiani ed austriaci, morti durante la Prima Guerra Mondiale

Il campanile visto da via Giulia Augusta

Il Sepolcreto Romano è formato da recinti che racchiudono tombe di famiglie romane vissute fra il I ed il IV secolo, con cippi, are e sarcofagi

Sul Friuli vedi anche:
















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